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La via degli acquedotti

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Informazioni

Stagione consigliata: Tutte
  
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1° tappa
L’itinerario prende il via dalla piazza del Duomo di Lucca, per poi uscire dalla maestosa cinta muraria e, attraverso il sottopasso della stazione ferroviaria, raggiungere il tempietto-cisterna di San Concordio. Da qui comincia il tracciato che segue fedelmente le arcate dell’acquedotto e, gradualmente, vi porterà dall’ambiente cittadino a una verde campagna coltivata. Le spettacolari arcate del Nottolini terminano presso la località Guamo, dove vi troverete di fronte ad un edificio in stile neoclassico simile a quello di San Concordio. È il tempietto-cisterna dove confluivano le acque prima di essere convogliate nelle due condotte aeree. Il percorso dell’acquedotto diviene interrato, ma è ancora facile individuarlo grazie alla presenza dei pozzetti di filtraggio in mattoni. In breve raggiungerete la località conosciuta come “Alle parole d’oro”, luogo di raccolta delle acque provenienti dalla Serra Vespaiata. Qui comincia un tratto un po’ più faticoso: dovrete affrontare i 2 chilometri di salita che conducono alla Gallonzora, una località panoramica, affacciata sulla Piana di Lucca. Dopo questo ultimo sforzo comincerà la discesa verso il bel paesino di Vorno.
2° tappa
Una volta lasciato il paese di Vorno affronterete le salite che, prima lungo la strada asfaltata e poi per bei sentieri panoramici, portano fino alla sella del valico di Campo di Croce. Dalla sella comincerà la discesa attraverso i boschi di leccio del versante pisano. Il percorso perde quota da prima dolcemente, poi si fa più ripido sino ad arrivare alla località Scarpa d’Orlando, dove incontrerete una delle numerose prese di captazione delle sorgenti che alimentano l’Acquedotto Mediceo di Pisa. Ben più antica della sua “gemella” lucchese, quest’opera idrica fu commissionata alla fine del ’500 da Ferdinando I de’ Medici, inaugurata nel 1613 dal figlio Cosimo e rimase attiva per circa tre secoli, fino ai primi decenni del 1900. Seguirete la condotta interrata che conduce al Cisternone, il grande edificio adibito all’accumulo e alla decantazione delle acque, sulla quale campeggiano le sei palle, simbolo inequivocabile della casata dei Medici. Un altro breve tratto in discesa vi porterà fra le case di Asciano, dove imboccherete il percorso ciclopedonale che segue fedelmente i 4 chilometri di tracciato rettilineo dell’acquedotto, sino al suo termine, in Piazza delle Gondole, ormai all’interno dell’antica cinta muraria di Pisa.
Lucca, piazza San Martino

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