grafico grafico

Palazzo Mediceo di Seravezza

frame-info-top

Informazioni

Comprensorio: Versilia
Datazione edificio: 1561-1565
Fax: 0584 75816
Frazione / Località: Seravezza
Telefono: 0584 756046
           
frame-info-bottom
La Villa Medicea di Seravezza è un complesso architettonico rurale costituito dal Palazzo, le Scuderie, la cappella e il giardino. Presenta caratteristiche e funzioni diverse rispetto alle altre Ville Medicee. Infatti allo sfarzo degli interni e degli esterni, la Villa di Seravezza contrappone un'estrema semplicità. Si tratta di una scelta stilistica legata probabilmente alla sua funzione: non era concepita come una vera e propria dimora, ma come una casa o casino. Inoltre il Palazzo di Seravezza essendo una residenza medicea, è estraneo anche al quadro culturale delle ville lucchesi rinascimentali. Infatti, nel Cinquecento, il territorio di Seravezza, che oggi è in provincia di Lucca, non apparteneva alla Repubblica di Lucca, bensì al Granducato di Toscana.
L'edificio principale del complesso mediceo è il Palazzo, che fu costruito per volere di Cosimo I de' Medici, Granduca di Toscana, come residenza temporanea durante le frequenti visite alle cave di marmo e alle miniere di argento della Verisilia.
L'edificio si presenta come un palazzo fortificato costituito da tre corpi principali che delimitano un cortile nel quale si trovano il porticato e il pozzo. La composizione del palazzo è sobria: l'uso del marmo nelle cornici delle finestre non è da considerarsi come segno di sfarzo, dato che il marmo era abbondante a Seravezza. Il Palazzo è oggi sede della Biblioteca Comunale e del Museo del Lavoro e delle Tradizioni Popolari della Versilia Storica; il piano nobile ospita frequentemente importanti mostre di arte moderna e contemporanea e la rassegna Seravezza Fotografia.
Viale Leonetto Amadei, 230, 55047 Seravezza LU
I lavori per la costruzione del palazzo iniziarono nel 1561 e furono conclusi nel 1565. L'attribuzione della paternità dell'architettura è dibattuta tra il Buontalenti, per le forti analogie che il palazzo presenta con la villa di Artimino, e l'Ammannati per il disegno delle cornici delle finestre e per l'uso delle bugne, alternativamente larghe e strette, negli spigoli e nel portale.
Il piano terreno era adibito alla servitù e alle cucine, in una delle stanze si trova ancora perfettamente conservato l'antico forno. Il primo piano era invece il piano nobile dove risiedevano i membri della famiglia Medici, qui è conservata una grande tavola in marmo mischio, che risale al 1577. Il secondo e ultimo piano era adibito invece a magazzino e a cucine.
Di fianco al Palazzo si trova una cappella, oggi sconsacrata, edificata al tempo di Maria Cristina succeduta al marito Ferdinando I nel 1609. In origine la Villa Medicea era circondata da una vasta area verde che includeva il Giardino dei frutti, dove erano piantati soprattutto aranci, peri, meli, ciliegi e limoni. Il giardino è stato ripristinato nel 2010 grazie ad un intervento finanziario della R.T.
Le Scuderie Granducali furono utilizzate come magazzino fino al XVIII secolo e, dopo la donazione di Pietro Leopoldo dell'area medicea alla comunità di Seravezza avvenuta nel 1874, divennero sede del "Teatro dei Costanti". Negli anni venti del Novecento, il teatro sarà poi ceduto inizialmente all'Ente Nazionale Dopolavoro e in seguito all'ENAL ed infine negli anni ottanta tornerà in possesso del Comune di Seravezza. Oggi è sede di un teatro e di una sala espositiva.
Con il Regno d'Italia il Palazzo di Cosimo I divenne sede dell'Amministrazione Comunale, fino al 1967, quando il Consiglio Comunale decise di spostare la propria sede e di iniziarne il recupero e la valorizzazione come Bene Culturale destinando l'immobile a luogo di rappresentanza comunale.
Nel 1982 viene inaugurata la prima mostra nelle sale del piano nobile, trasformando così il Palazzo in una struttura espositiva d'arte moderna e contemporanea. Nel 1985 vengono trasferiti al piano terreno la Biblioteca Comunale dedicata allo scrittore seravezzino "Sirio Giannini" e l'Archivio Storico Comunale.
Nel 1996 è inaugurato il Museo del Lavoro e delle Tradizioni Popolari della Versilia Storica, al secondo piano. La piccola cantina del Palazzo è oggi un Antiquarium dove sono conservati i coppi rinvenuti nelle volte del primo piano durante i lavori di restauro e i resti ossei di un probabile pellegrino sulla Via Francigena, databili tra il 790 e l'anno 1000.
  • BELLI BARSALI ISA, Ville e committenti nello stato di Lucca, Maria Pacini Fazzi, Lucca, 1980
  • BUSELLI F., Palazzo mediceo a Seravezza, Empoli, 1965
Preferenze cookie
0