grafico grafico

Villa Mansi a Segromigno

frame-info-top

Informazioni

Comprensorio: Piana di Lucca
Datazione edificio: XVII secolo, modificato nel XVIII e XIX secolo
Datazione giardino: XVIII secolo, modificato nel XIX e XX secolo
Fax: 0583 920234
Frazione / Località: Capannori, località Segromigno
Telefono: 0583 920234
     
frame-info-bottom
La Villa Cenami, poi Mansi, a Segromigno in Monte è una delle massime espressioni dell'architettura seicentesca a Lucca. La sua facciata principale, che nella sua impostazione di fondo è opera di Muzio Oddi, dà un effetto visivo di solidità non statica. L'edificio si presenta infatti come un blocco compatto, ma la facciata è movimentata dal fatto che il corpo centrale, più alto, è leggermente arretrato rispetto alle due parti laterali. Il portico arioso del piano rialzato, la doppia rampa di scale, il contrasto cromatico tra l'intonaco e gli elementi architettonici e decorativi, concorrono nel dare movimento e leggerezza alla costruzione.
La parte più alta riprende, nelle colonne abbinate e nell'arcata centrale, il motivo compositivo della serliana che caratterizza il portico.
All'interno sono notevoli le tele e gli affreschi del pittore lucchese Stefano Tofanelli, risalenti alla fine del XVIII secolo, di tema mitologico secondo il gusto del tempo (storie del dio Apollo).
Nel giardino sono ancora presenti le fontane e la peschiera con statue dell'architetto Juvarra, autore di una sistemazione settecentesca del parco che è stata successivamente radicalmente modificata.
Oggi, nel giardino botanico, sono presenti più di 40 specie arboree, tra le quali si evidenziano splendidi esemplari di Liriodendron tulipifera, Brussonetia papyfera, Calocedrus Decurrens aureouariegata, Carya ovata hickory e Camelia japonica.
Via delle Selvette, 259, 55012 Capannori LU
La storia della Villa Mansi di Segromigno è ampiamente documentata, ed è possibile ricostruirne le principali fasi costruttive.
I Cenami acquistarono dai Benedetti nel 1599 un edificio che doveva essere stato costruito nella seconda metà del secolo XVI. L'impianto attuale nella sua sostanza è dovuto alle modifiche apportate nel secondo quarto del secolo XVII. Dal 1634 al 1635 è documentata l'attività di Muzio Oddi, architetto urbinate che dal 1625 lavorava alla costruzione delle mura di Lucca. Il progetto di Oddi venne attuato, ma le sue lettere all'abate Paolo Cenami, che si trovava a Parigi, mostrano il puntuale intervento di quest'ultimo nella definizione del progetto, sia per quel che riguarda le idee generali che per la cura dei particolari. Isa Belli Barsali afferma quindi che la paternità del progetto della villa va assegnata a tutti e due. La competenza architettonica dei proprietari e il loro intervento diretto nella progettazione delle ville è una caratteristica comune a molte ville lucchesi dell'età classica.
Nel XVIII secolo, quando la villa era già di proprietà Mansi, venne modificata la facciata a valle. Venne chiusa la loggia del secondo piano e sostituita con l'attico attuale, che riprende i motivi architettonici del portico. Fu anche aggiunta una balaustrata con statue a coronamento dell'edificio. Queste modifiche sono state attribuite da G. Masson e E. Lazzareschi a Filippo Juvarra, autore della sistemazione del giardino, mentre I. Belli Barsali le assegna all'architetto lucchese Giusti.
Al XIX secolo risale invece la costruzione dell'attico sulla facciata a monte.
Il parco della villa ha subito nel corso del tempo notevoli modifiche. Tra il 1725 e il 1732 Filippo Juvarra aveva dato ad esso una complessa sistemazione di gusto francesizzante. Tale sistemazione fu stravolta ai primi dell'ottocento, quando il giardino fu modificato seguendo il gusto romantico del parco naturale. Nella seconda metà del XX secolo sono state introdotte ulteriori modifiche con l'aggiunta di putti in gesso e di un parterre.
  • BELLI BARSALI ISA, La Villa a Lucca dal XV al XIX secolo, De Luca, Roma, 1964
  • BELLI BARSALI ISA, Ville e committenti nello stato di Lucca, Maria Pacini Fazzi, Lucca, 1980
Preferenze cookie
0