Negli anni '30, durante lavori agricoli in località Pievecchia, furono rinvenute alcune tombe a fossa rivestite e chiuse da lastroni di pietra; in seguito furono individuati resti di strutture di epoca romana, frammenti ceramici e materiali da costruzione.
I rinvenimenti consentono di riconoscere un'area sepolcrale, utilizzata nei primi secoli dell'impero e probabilmente dislocata in prossimità di un insediamento rurale, secondo un uso attestato anche a Crocialetto, Montiscendi, Pieve di San Giovanni e Santa Felicita e Cafaggio.
Di particolare interesse fu il recupero di due stele funerarie frammentarie. Risale ai primi decenni del I secolo d.C. la stele del legionario L. Conelius Macer, di origine lucchese come indica l'appartenenza alla tribù Fabia, ricordato insieme al figlio Primus. La seconda, databile tra I e II secolo d.C., è una stele con frontoncino centinato decorato con una rosetta fra boccioli penduli; dopo la dedica agli dei Mani, divinità protettrici dei defunti, un marito, il cui nome è solo parzialmente conservato, ricorda la moglie Oppia Cyrilla.