I cinque denari d'argento rinvenuti a Colle Tondo presentano una certa varietà nelle raffigurazioni. In età repubblicana, infatti, le immagini ricordano personaggi ed eventi mitici o storici, secondo le scelte personali dei magistrati cui era affidata la monetazione e il cui nome è spesso ricordato sul rovescio della moneta.
Così sulle monete di Colle Tondo, sul diritto sono rappresentate generalmente divinità, quali ad esempio Apollo, Marte o la personificazione di Roma; sul rovescio compaiono invece i temi più vari: una biga guidata dalla Vittoria, il cavallo alato Pegaso, un cavaliere al galoppo e un combattimento tra un soldato romano e un barbaro.
Si tratta di emissioni monetali databili tra l'ultimo decennio del II secolo a.C. e il primo decennio del I secolo a.C. Gli esemplari più recenti presentano scarse tracce d'uso: è quindi possibile che le monete siano state nascoste o perdute poco dopo il 90 a.C. Il clima di incertezza e di pericolo causato dalle guerre civili, infatti, portò spesso all'occultamento di somme più o meno consistenti di denaro.