Tra il 1969 e il 1970, è stato indagato un insediamento etrusco sorto sulle sponde antiche del lago di Massaciuccoli, con tracce di frequentazione risalenti almeno alla fine dell'VIII secolo a.C. Lo scavo ha consentito di evidenziare come in età arcaica, in un'area acquitrinosa, delimitata da una doppia palizzata e bonificata con un riempimento di legname e fascine, sorsero nuclei di capanne in materiale deperibile e pavimento di argilla concotta. Un pozzo prefabbricato in terracotta era a disposizione del gruppo di capanne individuato. La presenza sin dalle fasi più antiche di materiali ceramici di importazione dall'Etruria meridionale e dalla Grecia, di anfore corinzie, ionico marsigliesi, greco-orientali, documentano la funzione di scalo sostenuta dal villaggio, lungo le rotte dirette verso la Liguria e le coste francesi. La funzione di approdo-emporio, dopo un declino nel corso del IV secolo a.C., sembra riprendere durante il III secolo a.C., con il probabile smistamento verso l'interno dei prodotti ceramici etruschi e laziali. L'abbandono del villaggio intorno al II secolo a.C., segnato da consistenti tracce di incendio, è da connettere agli scontri romano-liguri per il controllo del territorio.
A poca distanza dall'insediamento, il recupero durante le escavazioni di sabbia di un gruppo di anfore di età imperiale confermano la persistenza di un punto di approdo nell'area ancora in epoca romana.