L'abitato risulta articolato in più nuclei, distribuiti sia sul Monte Pisone vero e proprio che sul contiguo rilievo del Castellaraccio, da dove provengono ceramiche databili tra la fine del IV e i primi decenni del III secolo a.C. L'indagine archeologica si è concentrata sulla vetta del Monte Pisone dove, in due aree distinte, sono state individuate importanti opere di terrazzamento realizzate con strutture di blocchi di pietra, talvolta sommariamente sbozzati, e livellamenti di schegge litiche miste a terra.
Sui ripiani, in gran parte artificiali, ottenuti con tali opere, erano costruite, completamente in legno, le abitazioni. Sul versante meridionale, in particolare, sono stati individuati i resti di due edifici; uno di essi, a pianta rettangolare, conservava il piano pavimentale, costituito in parte da un battuto di terra, pietrisco e lastre d'arenaria, una banchina in pietra all'interno e due focolari, forse di uso comune con l'edificio contiguo.
Tra i reperti rinvenuti è presente, seppure in quantità minime, ceramica a vernice nera di produzione sia etrusca che romano-laziale; è però riferibile alle locali produzioni liguri la maggior parte del vasellame da mensa in uso nell'abitato, in particolare coppe e brocche decorate con bande e motivi geometrici in rosso. Sono prodotte localmente, nel caratteristico impasto "vacuolato", anche olle da cucina, coperchi, contenitori per l'immagazzinamento, e fuseruole per la filatura. Provengono infine dall'abitato pestelli ottenuti da ciottoli levigati e oggetti relativi all'abbigliamento e all'ornamento personale quali fibule, un gancio di cintura, un frammento di armilla, un pendente in vetro verde a forma di vaso ed altri elementi di collana in pasta vitrea, alcuni dei quali già noti in contesti tombali liguri dell'alta e media valle del Serchio (Castelvecchio Pascoli).
L'insieme dei ritrovamenti indica che l'abitato di Monte Pisone fu abbandonato poco prima della metà del III secolo a.C. per motivi che ci sfuggono; in questo periodo di stabilità e relativa tranquillità erano comunque venute meno le esigenze difensive evidenti nella posizione strategica del sito.