Una serie di rinvenimenti occasionali avvenuti nel corso di lavori stradali in località La Polla, ai piedi del monte Altissimo, ha consentito di recuperare materiali che denotano l'esistenza, nell'area, di nuclei insediativi liguri. Si tratta in prevalenza di materiali ceramici, tra cui sono da ricordare frammenti di anfore vinarie di tipo cosiddetto greco-italico: di provenienza campano-laziale, erano commercializzate verso le popolazioni liguri dai centri etruschi costieri. L'esistenza di scambi commerciali è confermata anche dal rinvenimento di una moneta romana in bronzo del III secolo a.C.
I nuclei abitati del monte Altissimo, riferibili al III-II secolo a.C., insieme a quelli che occupavano i circostanti rilievi delle Apuane, dovettero costituire una linea difensiva arroccata, a controllo della pianura versiliese e dei passi che univano i due versanti delle Apuane, di particolare importanza nel momento dello scontro diretto con l'esercito romano.