La sepoltura a incinerazione è stata recuperata nel 1990, durante lavori per la realizzazione di un campo sportivo. La deposizione, non sappiamo se entro semplice fossa o entro cassetta litica o di laterizi, comprendeva un olla contenente i resti combusti del defunto, un essenziale corredo da banchetto, costituito da una coppa verniciata di rosso e da un kantharos in ceramica a pareti sottili, e una fibula di tipo celtico in bronzo. I resti ossei combusti sono riferibili ad un individuo adulto di sesso maschile, come conferma anche la presenza del vasellame da banchetto. Il tipo di ceramica in cui è realizzato il cinerario e la fibula richiamano tradizioni culturali liguri, testimoniando la permanenza anche dopo la conquista romana, di piccoli nuclei di genti liguri nel territorio della colonia. In base ai materiali del corredo, infatti, la deposizione può essere riferita alla prima metà del I secolo a.C.