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Insediamento Romano di Cafaggio

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Informazioni

Stagione consigliata: Tutto l'anno
Contatti: Museo archeologico versiliese "Bruno Antonucci"
Epoca: Fine secolo I a.C., secolo IV-V d.C.
Frazione / Località: Seravezza, località Ripa
Comprensorio: Versilia
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Il terrazzo alluvionale del fiume Versilia è stato abitato tra il VII e il V secolo a.C. da una comunità etrusca. La vitalità economica di quest'area dipendeva soprattutto dallo sfruttamento dei giacimenti marmiferi delle Alpi Apuane e da contatti con i centri dell'Etruria attraverso il commercio marittimo. Sono stati rinvenuti resti di abitazioni (Casa Baldi), tombe con oggetti di corredo (Via del Poggione; Baraglino) e numerosi segnacoli funerari in marmo ("cippi a clava"). L'area conserva inoltre consistenti tracce della successiva occupazione romana, quando viene probabilmente inserita nel territorio della colonia di Luni: sono infatti individuabili permanenze delle sistemazioni agrarie (centuriazione), fattorie e aree sepolcrali. In località Cafaggio a Ripa di Seravezza sono stati rinvenuti, occasionalmente e a più riprese, ambienti probabilmente pertinenti a una fattoria romana e un'area di necropoli con tombe a inumazione entro semplice fossa e "alla cappuccina".
(testo di FABIO FABIANI)
Seravezza, località Ripa
Resti non visibili; i reperti sono conservati nel Museo Archeologico "B. Antonucci" a Pietrasanta.
Durante uno scavo di emergenza del gruppo archeologico e speleologico della Versilia, negli anni '60, al Cafaggio di Ripa, furono scoperti i resti di un edificio, composto da almeno due stanze e probabilmente appartenente ad una fattoria romana. L'edificio, come altre fattorie della Versilia (Montiscendi, Ponte Rosso, Pisanica, Acquarella), sembra essere parte della centuriazione creata in epoca romana, cioè di quella rete di strade e canali creata all'interno di una imponente riorganizzazione del campi appartenenti alle colonie di Luni e Pisa. Lo scavo ha ceduto, oltre a materiali di rivestimento, come piastrelle e coperture, anche di altro materiale, sia di origine locale o regionale (ceramiche a 'pareti sottili', terra sigillata italica ', tavolo comune e stoviglie) e prodotti in altre regioni d'Italia o nelle province (tavola africana e stoviglie), che dimostra i contatti con le aree limitrofe e con regioni lontane. Nella stessa area sono state scoperte due tombe con i relativi beni (II-III secolo a.D.), insieme ad un'ulteriore tomba "alla cappuccina", dotata di piccoli vasi di terracotta (III-IV secolo d.C.). Il gruppo di tombe mostra la presenza di una zona di sepoltura vicino all'insediamento, come a Crocialetto, Montiscendi, Pieve di S. Giovanni e S. Felicita e Pievecchia.
  • CIAMPOLTRINI G., Pozzi, via del Poggione (Seravezza), in Etruscorum ante quam Ligurum. La Versilia tra VII e III sec. a.C., a cura di E. Paribeni, Pontedera, 1990, pp. 129-133.
  • GIANNINI M., Versilia: genesi di un territorio. Dall’età preistorica all’arrivo dei romani, «Journal of Ancient Topography», XXIII, 2013, pp. 155-178.
  • MAGGIANI A., La prima età del Ferro nella Toscana settentrionale, in I Liguri. Un antico popolo europeo tra Alpi e Mediterraneo, Genova, 2004, pp.159-161.
  • PARIBENI E., Lo sfruttamento dei bacini marmiferi apuani, in I Liguri. Un antico popolo europeo tra Alpi e Mediterraneo, Genova, 2004, pp. 486-488.
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