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Tomba Etrusca di Via Del Poggione

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Informazioni

Epoca: VII-VI secolo a.C.
Frazione / Località: Seravezza, località Ripa
Comprensorio: Versilia
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Il terrazzo alluvionale del fiume Versilia è stato abitato tra il VII e il V secolo a.C. da una comunità etrusca. La vitalità economica di quest'area dipendeva soprattutto dallo sfruttamento dei giacimenti marmiferi delle Alpi Apuane e da contatti con i centri dell'Etruria attraverso il commercio marittimo. Sono stati rinvenuti resti di abitazioni (Casa Baldi), tombe con oggetti di corredo (Via del Poggione, Baraglino) e numerosi segnacoli funerari di marmo ("cippi a clava"). L'area conserva inoltre consistenti tracce della successiva occupazione romana, quando probabilmente fu inserita nel territorio della colonia di Luni: sono infatti individuabili permanenze delle sistemazioni agrarie (centuriazione), fattorie e aree sepolcrali come quella in località Cafaggio. In Via del Poggione a Ripa è stata scoperta una sepoltura etrusca entro cassetta di lastre di pietra e, poco distante, un cippo a clava che probabilmente in origine segnalava la tomba stessa.
(testo di FABIO FABIANI)
Seravezza, località Ripa
Resti non visibili; il corredo della tomba è esposto nel Museo Nazionale di Villa Guinigi a Lucca, e nel Museo Archeologico "B. Antonucci" a Pietrasanta.
La tomba a cassetta era formata da sei lastre di pietra. Le ceneri dei defunti erano conservate entro due olle in bucchero cui facevano da coperchio due coppe decorate da rosette impresse. Accompagnavano i cinerari due vasi in bucchero (una oinochoe e un kantharos), due punte di lancia in ferro e due specilli in bronzo. Il cippo a clava, rinvenuto nelle vicinanze, segnalava verosimilmente la tomba a cassetta o un gruppo di tombe. Il segnacolo, realizzato in marmo bianco apuano, è costituito da un fusto tronco conico dotato alla base di un bulbo per l'infissione nel terreno. Misura complessivamente quasi tre metri ed è il più alto tra quelli rinvenuti in Versilia.
La sepoltura entro cassetta litica attesta la permanenza di un antico rituale (età del Ferro), mentre il cippo a clava e il corredo della tomba, databili tra la fine del VII e l'inizio del VI secolo a.C., appartengono alla cultura etrusca. I vasi in bucchero nelle forme per versare e bere vino, sono prodotti nella città etrusca di Pisa e indicano l'adozione della moda del banchetto da parte della comunità locale. Le lance, infine, segnalano la sepoltura di un guerriero, di un personaggio cioè appartenente alla classe degli aristocratici.
  • FABIANI FABIO, I cippi funerari versiliesi e il loro contesto, in Paribeni E. (a cura di), Acheronticae columellae. Cippi funerari della Versilia etrusca, Pietrasanta 1999
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