I materiali ceramici rinvenuti in occasione di arature nei terreni circostanti la pieve, attestano l'esistenza nella zona di nuclei abitati etruschi in un periodo compreso tra il VI e il II secolo a.C.
In età ellenistica, è possibile che l'insediamento si sviluppasse sul modesto rilievo a ridosso della pieve, denominato Castellaccio.
Per l'epoca romana, ai reperti ceramici si aggiunge un frammento marmoreo che conserva la parte inferiore di una statua femminile, in lunga tunica e mantello, di proporzioni naturali; è verosimile che si tratti di una statua per uso funerario che indica la presenza di un'area di necropoli prossima al nucleo insediativo, secondo un uso attestato anche a Crocialetto, Montiscendi e Cafaggio.
Di particolare interesse è infine un nucleo di materiali riferibili al periodo compreso tra V e VII secolo d.C., tra cui ceramiche di produzione africana, un' armilla in bronzo di un genere piuttosto raro e diffuso tra Campania e Toscana, un tipo di calice in vetro attestato nei sepolcreti longobardi dell'Italia settentrionale. Tali presenze segnalano la vitalità e l'apertura ai commerci del distretto versiliese, confermate anche dalle anfore africane e iberiche del V-VI secolo d.C. rinvenute a S. Rocchino, tradizionale approdo nella zona lacustre di Massaciuccoli.