I frati dell'Osservanza si erano stabiliti a Barga fin dal 1434: il vasto consenso ottenuto in tutta la Lucchesia dal fondatore, Fra Ercolano, aveva motivato la concessione papale alla fondazione di due conventi in Garfagnana: il primo a Pieve Fosciana, il secondo questo di Barga, ove operarono quattro seguaci di Ercolano, di cui due destinati a divenire beati. Già nel 1471 la comunità ottenne di lasciare il piccolo convento eretto in località Nebbiana (e intitolato a S. Bernardino subito dopo la sua canonizzazione) per un sito più vicino all'abitato. Acquistato un terreno lungo la strada che da Fornaci porta a Barga e la piccola chiesa di S. Maria delle Grazie che vi si trovava, i nuovi edifici vennero ultimati entro la fine del secolo, con il concorso della popolazione locale e il contributo delle autorità comunali. La chiesa attuale conserva l'impianto iniziale di ricordo michelozziano, a navata unica scandita da campate voltate a crociera costolonata su peducci; nel corso del Cinquecento fu presumibilmente oggetto di nuovi lavori che resero necessaria una nuova consacrazione nel 1572. Gli ambienti conventuali annessi, che si articolavano sui tre lati del chiostro adiacente alla chiesa, furono ristrutturati più volte nel corso dei secoli, in ragione anche della soppressione del Convento intervenuta nel 1810 e della successiva istituzione di un ospedale nei locali abbandonati dello stesso, divenuti proprietà del Comune di Barga. A partire dal 1859 l'Opera Pia dell'Ospedale di S. Francesco, costituitasi nel 1848, richiese la presenza di una famiglia di frati Cappuccini per l'assistenza ai malati. Gli ambienti, ampliati nel corso del Novecento, vedono tutt'oggi la presenza di un ospedale. Alla stagione della rifondazione del convento appartiene il prezioso e ampio nucleo di terrecotte invetriate fiorentine che arricchì la chiesa tra il 1480 e il 1515: molte di esse vi sono ancora conservate.