Pertinente - secondo l'"Estimo" del 1260 - al piviere di Villa Terenzana, oggi Monti di Villa, la chiesa è ricordata già nell´862. Dell'edificio romanico risalente al XIII secolo rimangono tracce in tre capitelli e in alcune figure frammentarie incluse nella facciata, nella fiancata di ponente e nei levigati conci di calcare bianco riutilizzati per edificare l'attuale prospetto. La struttura, originariamente ad una navata, venne trasformata con l'aggiunta del transetto nel XVII secolo, quindi nell'Ottocento portata a tre navate e ampliata anche nell'abside, mentre la facciata venne in parte rifatta e scandita da lesene. L'interno è caratterizzato dal bellissimo soffitto in legno intagliato, risalente alla metà del XVII secolo, un tempo ornato anche di pitture oggi perdute. In legno intagliato sono anche tutti gli altari ad eccezione del maggiore, intitolato a Maria Santissima ed eretto in marmo nel 1766, ed uno laterale realizzato in stucco nella prima metà dell'Ottocento. Gli altri sei risalgono al Seicento. Tra le opere di maggior pregio che vi si conservano spiccano: il gruppo ligneo raffigurante la Madonna col Bambino di maestranza toscana del XIII secolo; l'Angelo annunziante, sempre in legno, ascritto in tempi recenti all'ambito di Piero D'Angelo e collocabile cronologicamente alla fine del Trecento, e la Croce dipinta, attribuita in seguito a un restauro a Berlinghiero o a uno dei suoi più stretti collaboratori; il quadro raffigurante Santa Rosalia davanti alla Madonna col Bambino, attribuito a Pietro Paolini.