Posta in un luogo strategico, accanto al fiume, in prossimità del Castello di Moriano, rifugio e roccaforte del vescovo Anselmo, assediato dai canonici di S. Martino, decisi a rifiutare le riforme radicali di vita da lui imperiosamente proposte, ebbe a partire dal 762 - anno in cui risulta già esistente come chiesa - e dall'802 - anno in cui risulta pieve - un forte sviluppo territoriale, per vedere poi distaccarsi gran parte delle chiese dipendenti che nell'XI secolo andarono a comporre il nuovo piviere Brancoli.
All'iniziale intitolazione a S. Maria si aggiunse quella di S. Giovanni Battista, come consuetudine per le pievi battesimali. È oggi nota con questo solo nome, ma non più ufficiata, mentre il solo titolo di S. Maria è passato alla nuova chiesa che nel Cinquecento ne ha preso il posto. È possibile che l'edificazione del nuovo edificio sia da connettere con il fatto che la pieve di Sesto, con atto notarile del 1496, poi confermato nel 1517 da una bolla pontificia, unita alla pieve di Monsagrati, era divenuta juspatronato della famiglia De Nobili.
L'edificio a navata unica con abside, che presenta chiare analogie con le chiese di S. Lorenzo in Corte di Brancoli e di S. Maria in Piazza, è oggi chiuso al culto ed utilizzata solo come sala parrocchiale.
All'interno, nel catino absidale, si trova un affresco raffigurante Cristo benedicente tra angeli riferibile al Maestro di San Frediano forse la personalità più interessante nel panorama della pittura a Lucca nella prima metà del Trecento, così denominato perché autore degli affreschi nella controfacciata della basilica cittadina. Da segnalare anche la presenza di un fonte battesimale di semplice fattura risalente al XII secolo.
All'edificio medievale, costruito in uno con il campanile che sorge accostato alla facciata, si è affiancata la chiesa con il medesimo titolo oggi ufficiata, utilizzando una muratura anch'essa medievale, corrispondente all'attuale fianco sinistro.
Edificata nel XVI secolo, è stata ampliata tra Sette e Ottocento con l'aggiunta di due cappelle laterali. All'interno, nella zona presbiteriale, sono visibili affreschi di Bartolomeo de Santi che riproducono finte architetture. Presso l'altare maggiore si trova una Assunzione della Vergine di Alessandro Ardenti, mentre agli altari laterali due dipinti con una Crocifissione e una Madonna col Bambino e santi riproducono i modi di Ippolito Sani e Paolo Biancucci.
A Moriano si sviluppò, fin dal XII secolo nella vicina "ecclesia Sancti Sani" (Sant'Ansano), un centro cultuale che richiamava masse di fedeli e pellegrini, specie per la richiesta di guarigione delle malattie di arti e giunture.