Il castagno è sempre stato importante per la vita di Colognora, costituendo, fino a tempi recenti, una delle fonti principali di sostentamento per la Valle di Roggio.
Lo sfruttamento del castagno procurava cibo, legname da ardere e da costruzione, attrezzi agricoli, mobili domestici; le foglie invece venivano utilizzate fresche per l'alimentazione dei bovini e secche per fare il giaciglio agli animali nelle stalle.
Oltre al ciclo di lavorazione del castagneto, nelle sette stanze disposte su tre piani, sono documentate altre attività legate allo sfruttamento del castagno: il boscaiolo, il falegname, il carbonaio, il bottaio, la preparazione dei cibi.
Il museo offre anche l'opportunità di un percorso nel paese e nelle sue immediate vicinanze per la visita al metato (l'essiccatoio delle castagne) e alla carbonaia. Quest'ultima, collocata in un itinerario attrezzato nel bosco e destinata alla carbonizzazione del legno dolce (castagno) o forte (quercia o faggio), è formata da tanti pezzi di legno disposti a cupola e ricoperta con foglie bagnate, terra e zolle erbose.