Attualmente il toponimo di Bacciano indica un piccolo nucleo di case poco distanti dalla frazione di Villetta, originariamente invece esisteva un centro di maggiore estensione dotato di una chiesa intitolata a San Lorenzo, un convento di suore e un castelletto.
Il castello, assieme alla vicina struttura fortificata della Capriola di cui sopravvivono solo pochi resti, era la sede dei signori di Bacciano, una piccola signoria locale di cui abbiamo le prime notizie certe nel 1065, e che estesero i loro possedimenti e la loro influenza sui territori limitrofi ed in particolare in quello della vicina pievania di Careggine.
La fortificazione faceva parte di un sistema di presidi e di torri di controllo del territorio posti lungo il sistema viario e in particolare le strade lungo l'asse del Serchio e la valle dell'Edron, elemento di penetrazione verso le Alpi Apuane e i castelli delle consorterie alleate poste sul versante versiliese.
Il castello poi, per la sua vicinanza alla via e ai ruderi del ponte medievale che superava il fiume Serchio, sembrò essere l'ideale struttura di vigilanza del passaggio, svolgendo il compito di esazione dei pedaggi.
I ruderi, le ceramiche e i due denari enriciani lucchesi rinvenuti nel corso di recenti scavi archeologici, attestano fra il XI e il XIV secolo l'avvenuto incastellamento dell'area. Sebbene decadute le funzioni militari del castello le strutture rimaste, forse poco più che ruderi, poste sul bordo della strada continuarono a svolgere una qualche funzione di ricovero per i viandanti. Nelle vicinanze esistono ancor oggi le case abbandonate dell'Osteria Nuova, non rimangono però le tracce di una presunta Osteria Vecchia, che avrebbe potuto essere localizzata proprio all'interno dei vecchio casello.