Per secoli il territorio di Porcari ha costituito un bastione di difesa per il governo lucchese. La parte inferiore del colle di Porcari era attraversata dalla Via Francigena attorno alla quale si sviluppò un primo insediamento. Tra il X e il XII secolo, per controllare questa importante arteria che univa Roma con l'Europa del nord, venne eretto sul monte San Giusto un castrum, citato in una pergamena del 1039. Il castello, sede dell'importante dinastia dei Porcaresi, assunse una notevole importanza durante le guerre di Lucca con Pisa e Firenze. Presidiato e ristrutturato con l'avvento di Castruccio Castracani al governo di Lucca, nel 1316, il castello di Porcari, unitamente agli altri che si affacciavano sulla Val di Nievole, servì a osteggiare l'avanzata dei fiorentini. Con Paolo Guinigi al governo lucchese, si assiste a un periodo di pace che consentì di rendere efficienti le fortezze, nel caso di nuove contese territoriali. Vennero potenziate le cinte difensive del castello di Porcari e contemporaneamente della rocca di Montecarlo. Venute meno le esigenze belliche, nel corso del 1400, Porcari divenne un territorio marginale dello stato lucchese. Fino al XV secolo vi è notizia sicura dell'esistenza del castello, progressivamente abbandonato di fronte al disinteresse della Repubblica nella conservazione di opere militari ormai di nessuna o scarsa efficacia. Al suo posto fu costruita una torre di avvistamento anch'essa non più visibile.