Della primitiva chiesa non si conservano resti visibili e la prima fase costruttiva oggi individuabile è un intervento del XII secolo che vide la costruzione della zona absidale e della parte bassa della facciata. Il portale d'ingresso conserva solo la lunetta originale, mentre gli stipiti sono stati sostituiti. Tra il 1856 e il 1859 l'architetto Giuseppe Pardini diresse un'importante opera di restauro che comportò la sistemazione del paramento murario lungo i lati dell'edificio, l'apertura delle monofore nelle navate minori e la chiusura delle finestre seicentesche. Nel 1902, dopo secoli di incuria, il campanile e il timpano della chiesa furono completamente ricostruiti e venne inserita la bifora sulla facciata. Alla fine del Novecento risale inoltre l'apertura di una nuova porta sul lato sud dell'edificio, per agevolare l'accesso dei fedeli. Opere di notevole interesse sono, all'interno della chiesa, il tabernacolo e l'acquasantiera del XV secolo.