La chiesa di San Michele in Foro di Lucca è documentata per la prima volta nell'anno 795 con la denominazione "ad foro", essendo sorta sull'antico foro romano, ma l'edificazione attuale fu promossa da papa Alessandro II nel 1070. Le quattro loggette della facciata risalgono invece a un progetto successivo di innalzamento dell'edificio elaborato, nella prima metà del XIII secolo, dalle stesse maestranze che lavorarono alla facciata della cattedrale di San Martino. Il campanile, impostato sul transetto meridionale, risale ai secoli XIII e XIV. Nel 1358 fu rifatto il tetto e alla fine dello stesso secolo venne ampliato l'edificio. Nel periodo comunale la chiesa rivestì una particolare importanza politica: fino al 1370 vi si riunì infatti il massimo organo legislativo lucchese, il Consiglio Maggiore presieduto dal Podestà. Il passaggio sotto il giuspatronato di casa Gigli determinò, a partire dal XVI secolo, numerosi lavori di ammodernamento, tra cui il rinnovamento degli altari e l'apertura di alcune finestre. Al 1866 risale l'intervento di restauro diretto dall'architetto Giuseppe Pardini, nel corso del quale molti elementi della facciata furono sostituiti da altri di nuova invenzione.
Da notare infine, all'interno della chiesa, la Madonna col Bambino, terracotta smaltata di Andrea della Robbia, e la tavola raffigurante i Quattro santi di Filippino Lippi.