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Santi Giovanni e Reparata

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Informazioni

Sede / Indirizzo: Piazza S. Giovanni, 55100 Lucca
Fondazione: VIII secolo
Telefono: 0583 490530
Frazione / Località: Lucca
Comprensorio: Piana di Lucca
     
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La chiesa dei Santi Giovanni e Reparata di Lucca si trova nella zona meridionale dell'antica città romana. È una basilica a tre navate con transetto, coperta con soffitto ligneo. Gran parte dell'interno è intonacato e dipinto a finta pietra. La facciata è in calcare bianco, mentre il resto dell'edificio è costituito principalmente da muratura in pietre di arenaria o di laterizio. Il transetto, in diretta comunicazione con il grande battistero a pianta quadrata, è quasi interamente costruito in laterizio. L'intera area occupata dalla chiesa e dal battistero è stata interessata da una campagna di scavi archeologici visitabili che hanno riportato alla luce i resti degli edifici paleocristiani.
Piazza S. Giovanni, 55100 Lucca LU
La chiesa dei Santi Giovanni e Reparata fu anticamente la cattedrale di Lucca. L'edificio romanico venne costruito a più riprese, nel corso della seconda metà del XII secolo, su un'area densamente abitata fin dall'antichità. Le tre navate sono divise da colonne con capitelli compositi, molti dei quali sono reimpieghi di età romana. Il campanile, costruito in gran parte in muratura di laterizio e pietre, sorge all'incrocio tra il transetto e le navate. Se la fine del Trecento vide l'innalzamento del battistero con cupola ogivale, la trasformazione più significativa dell'edificio risale al XVI secolo: vennero infatti sostituite le aperture laterali medievali con fonti d'illuminazione moderne, fu rialzata la facciata e si costruì un soffitto a cassettoni. Di epoca tardo-seicentesca è invece la cappella barocca dedicata a Sant'Ignazio, posta sul fianco settentrionale dell'edificio. Tra il 1840 e il 1870 la chiesa divenne mausoleo delle glorie locali, ospitando tombe di personaggi illustri e lapidi commemorative. La chiesa dei SS Giovanni e Reparata è nominata per la prima volta nel testamento del vescovo Valprando nell'anno 754.
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