Il XII secolo vide la ricostruzione quasi completa della pieve di San Pantaleone sulla chiesa altomedievale che, pur documentata dalle fonti, sopravvive in scarsi resti murari soltanto nel lato nord. La nuova chiesa fu edificata a
croce latina suddivisa in tre
navate e dotata di
abside semicircolare. Al 1470 risale l'edificazione di un nuovo altare maggiore, sul quale fu collocato un trittico marmoreo. Gli interventi più rilevanti, di carattere prevalentemente strutturale, sono datati al 1725 da una lapide conservata sul loggiato a nord della pieve: in facciata furono sostituite alle
monofore ed alla
bifora grandi finestre rettangolari e, sul lato nord, fu aperta una porta ad arco in sostituzione di quella originaria; all'interno dell'edificio venne inoltre realizzata una copertura a volte e furono completamente intonacati i pilastri e le pareti. I restauri novecenteschi, inaugurati nel 1906 e ripresi in una seconda fase nel 1956, mirarono al ripristino dell'assetto medievale della chiesa mediante la riapertura delle monofore e la ricollocazione in facciata della bifora.
La prima citazione della pieve, con dedica a Sant'Ambrogio, risale all'892.