In epoca medievale la chiesa di San Piero in Campo, isolata da centri abitati, estendeva la sua giurisdizione su un ampio territorio ed andò progressivamente agglomerando intorno a sé il nucleo di un insediamento andato distrutto nel Trecento. Il campanile costituisce oggi la parte più antica dell'intero complesso ed è riconducibile, sulla base di un confronto con altre costruzioni lucchesi - quali San Martino in Ducentola di Capannori o
San Giovanni e Santa Reparata di Lucca - all'epoca altomedievale. L'attuale chiesa, rimasta pressoché intatta dal XIV secolo, presenta una struttura a tre
navate dotata di un'unica
abside. La facciata è dotata di una serie di
archetti ciechi di coronamento e di una loggetta posizionata sopra il cornicione. Tra i pochi interventi costruttivi realizzati in epoca moderna, è da segnalare il rialzamento del campanile a laterizi coperti da uno strato di intonaco oggi mal conservato. Da notare, infine, il fonte battesimale cinquecentesco conservato all'interno della pieve. La pieve di San Piero in Campo è documentata per la prima volta nell'anno 846.