A Farneta, tra Quiesa e Compignano, si trova una certosa, ancora abitata dai monaci, che il 2 settembre 1944 fu teatro di una gravissima strage: una pattuglia d'una ventina di soldati delle SS la invase a mano armata e deportò tutta la Comunità. Furono uccisi dai tedeschi dodici membri, tra cui il P. Priore, il Procuratore, il Maestro dei novizi ed un Vescovo novizio. Essi avevano aiutato trenta ebrei a nascondersi, avevano sfamato numerosi civili e nascosto le opere d'arte lucchesi più importanti. Il materiale relativo alla Seconda Guerra Mondiale in lucchesia è stato raccolto con dedizione sia nell'Istituto storico della Resistenza, fondato nel 1977, che nel Museo storico della Liberazione, entrambi a Lucca.