Con il 1870 il Comune diventa proprietario delle mura di Lucca e subito cominciano le proposte urbanistiche per sistemare l'intorno degli spalti e per l'apertura di nuove porte.
Nei primi anni del Novecento la circonvallazione è praticamente terminata e l'anello è completato dai viali che a raggiera si allontanano dalla città in direzione di Viareggio, di Pisa, di Pescia e della Garfagnana.
Sulla circonvallazione e su queste quattro direttrici principali si edifica a partire dalla fine dell'Ottocento fino alla prima guerra mondiale con un programma di lottizzazione che interessa principalmente la ricca borghesia lucchese. Questa è formata da ricchi commercianti, industriali alimentari, banchieri e cambiavalute, che hanno tratto la loro fortuna direttamente o indirettamente dal fenomeno dell'emigrazione, soprattutto verso gli Stati Uniti, assai consistente a Lucca a partire dagli anni '80 dell'Ottocento.
Il tipo di architettura prescelto per queste residenze, ma spesso anche per opifici, negozi, officine, è quella del villino e del palazzo suburbano che si differenziano dalle ville lucchesi di campagna perché sede stabile della residenza.
Il linguaggio architettonico prescelto è quello modernista, che ricalca gli stilemi di un'architettura ottocentesca con partiture neoclassiche più che la nuova linea del Liberty. Dove questa è applicata, è soprattutto floreale, ed è presente in genere nella facciata principale con la decorazione pittorica o ceramica, e con le balaustre e le cancellate in ferro dalle tipiche figurazioni zoo e fitomorfe ed a coup de fouet. Più rari sono gli edifici interamente di concezione nuova sia nella pianta sia nell'elevato oltre che nelle soluzioni formali esterne.
Per poter avere una visione panoramica di gran parte di queste costruzioni si può ipotizzare un itinerario che segua le mura lungo la circonvallazione e che poi, a partire da questa, si diparta a raggiera lungo tre deviazioni verso le aree che, per il particolare fermento costruttivo verificatosi nei primi anni del Novecento, conservano un numero significativo di edificazioni degne di interesse: S.Anna con il Viale Catalani e Puccini, S.Concordio con il Viale omonimo, S.Marco con la Via Civitali.
Ma un quinto itinerario deve essere consigliato, anche se non costituisce l'argomento di queste schede, ed è quello del centro, dove, nelle facciate degli edifici storici, si possono vedere interessanti arredi Liberty soprattutto nella decorazione dei negozi, che a partire dalla fine dell'Ottocento vedono un grande processo di rinnovamento legato alla società borghese, che si manifesta con sempre nuove e più raffinate esigenze.
Centro Studi Cultura Eclettica Liberty e Dèco