Proseguendo su viale Papi, la villa al n.69, il cui giardino è posto d'angolo sulla via Angeloni, è caratterizzata dalla presenza di una torretta e da motivi stilistici e decorativi analoghi a quelli del primo villino incontrato, ma sviluppati ed enfatizzati nell'interessante soluzione angolare del lotto. Immediatamente dopo, al n.59, si trova un altro villino, significativo per la pianta articolata che asseconda l'irregolarità del giardino e soprattutto per la presenza di un elemento a bow-window/torretta sulla facciata principale e di un'altra torretta sul prospetto posteriore. Il sottogronda è decorato con una raffinata fascia dipinta decorata a motivi di foglie.
Si continua la circonvallazione in direzione sud, verso la Stazione Ferroviaria, oltrepassando Via Catalani (vedi l'itinerario Sant'Anna) e si incontra viale Giosuè Carducci, il primo tratto del quale è assai significativo perché costituisce un unicum esemplare del momento architettonico oggetto del nostro discorso.
È da ricordare in primo luogo una serie di quattro villini a schiera, segnati ai numeri 719, 715, 701 e 697, molto semplici nell'impianto e nella decorazione, ma di cui va segnalata la presenza di una placca decorativa policroma col tema delle cicogne all'angolo della via Pascoli (n.697).
Merita a questo punto prendere una deviazione interna dirigendosi verso destra nella prima traversa di viale Carducci, via Giovanni Pascoli, dove l'attività architettonica dei primi anni del secolo scorso ha lasciato molti esempi di notevole interesse. I più significativi sono il villino al n.30 e quello al n.97, entrambi di gusto neorinascimentale; quello al n.56, che presenta stilemi tipici degli anni '20, caratteristici dell'architettura modernista, sia nella pianta sia nella decorazione, che è sottolineata da una fascia a disegni dipinta che corre lungo il sottogronda e soprattutto la palazzina Malerbi oggi Dinelli, al n.94.
Girando su via Idelfonso Nieri, al n.92 e al n.95 si fronteggiano due palazzine di gusto eclettico, significative anche perché gemelle, poste al di qua e al di là della strada.
Tornati su viale Carducci, si trovano i villini ai nn. 559 e 627, caratterizzati da una pianta articolata con un corpo a veranda aperta sul giardino retrostante e sovrastata da una terrazza. In entrambi i motivi decorativi sono tradizionali e nel primo è presente un'alta fascia sottogronda, che ingloba anche parte delle finestre, dipinta con motivi floreali di ghirlande di fiori, nastri e nodi mentre nel secondo la fascia dipinta propone temi neoquattrocenteschi fiorentini di amorini, cornucopie, vasi con fiori e nastri ed inoltre scacchiere di memoria Chiniana. Quest'ultimo edificio è attualmente sede della Scuola di Musica Sinfonia.
Il villino ai numeri 523-545 non ha particolari decorazioni, ma è significativo soprattutto per l'originalità dell'impianto d'angolo, in cui la facciata curvilinea di disegno modernista segue docilmente l'andamento della circonvallazione.
Infine il villino al n.521 è da ricordare soprattutto per la fascia sottogronda dipinta e decorata a motivi di girali e cartigli in monocromo su fondo verde.
Proseguendo il viale in direzione est, la costruzione di maggiore interesse si trova al n.111, Villa Sarti oggi Istituto Villa Gioiosa. Da segnalare anche il palazzo con giardino ai numeri 67/79, di gusto eclettico, oggi sede U.S.L.