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Ville Liberty a Lucca - Sant'Anna
N° 2 Tappe

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Informazioni

Frazione / Località: Lucca
Stagione consigliata: Tutto l'anno
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Lasciandoci alle spalle la porta Vittorio Emanuele II, aperta nel 1911, si percorre in direzione Viareggio la via Catalani, dove troviamo al n.24, in angolo con il viale Lazzaro Papi, un villino d'angolo realizzato nel 1915 su progetto dell'Arch. Giovan Lelio Menesini.
S.Anna, Lucca
  • GIUSTI MARIA ADRIANA (a cura di), Le età del Liberty in Toscana, Octavo Franco Cantini editore, 1996
  • NICOLETTI N., Le residenze fuori dalle mura, in Il Museo per conoscere. Esperienze e proposte , a cura della Soprintendenza B.A.A.A.S. delle province di Pisa, Lucca, Massa Carrara, Livorno, Sezione Didattica dei Musei Nazionali di Lucca, anno II, n.3-4, Maria Pacini Fazzi Editore, Lucca 1995

Lasciandoci alle spalle la porta Vittorio Emanuele II, aperta nel 1911, si percorre in direzione Viareggio la via Catalani, dove troviamo al n.24, in angolo con il viale Lazzaro Papi, un villino d'angolo realizzato nel 1915 su progetto dell'Arch. Giovan Lelio Menesini.
Al n.100/116/122 sono il Palazzo Maso e garage ex Cooperativa Automobilisti, del 1912/1914, dell'arch. Giovan Lelio Menesini.
Sono poi da segnalare anche gli edifici contrassegnati dal numero civico 81/87 e il n.167, che ripropongono un impianto tradizionale, su cui è però innestata una decorazione di gusto eclettico.
Il villino al n.135 è concepito sul modello classico del cubo toscano; sul retro, nella via Gemignani, lo spalleggia una villa gemella.
Il villino al n.136 ripropone motivi di gusto eclettico, con grande profusione di elementi decorativi in cemento. Originale soprattutto il portone, decorato con elementi ornamentali in forma di ghirlande e palmette e che è sormontato dal monogramma PB.
Al n.158 infine è il villino Martini, del 1912, anch'esso dell'Arch. Giovan Lelio Menesini.
Superata la chiesa di S.Anna, che oggi si presenta nella riconfigurazione datale nel 1932 dall'Arch. Gaetano Orzali, e proseguendo in direzione Viareggio, sul viale Giacomo Puccini al n.75 troviamo la villa Lazzeroni, realizzata all'inizio del XX secolo dall'Impresa Orzali.
Edifici costruiti nel primo ventennio del Novecento animano questa strada ai numeri 143, 142, 156, 170, 251, 254 e ripropongono un impianto ed una decorazione tradizionale di tipo ottocentesco.
Al n.400 è un villino interessante per la scala esterna che conduce ad un loggiato con colonne ioniche in graniglia sormontato da un terrazzo. L'impianto del villino è come sempre tradizionale, così come le decorazioni, ad eccezione della fascia dipinta del sottogronda, che è decorata a motivi di pavoni.
Tradizionale è anche l'impianto della villa al n.453, ma traspare il gusto modernista soprattutto nella fascia sottogronda, che è in cemento rilevato a formare motivi geometrici e fitomorfi. Sulla stessa fascia, al centro dell'edificio, un cartiglio porta la data 1913.
Subito al suo fianco, al n.467, sorge un garbato villino ornato da una interessante fascia sottogronda di pitture e mensole in cemento. Al di sotto della fascia tre riquadri decorativi, alternati alle finestre, rappresentano due cervi che si cibano delle foglie di un albero avvolti da un'atmosfera di tramonto di suggestione simbolista.
Interessante è poi il villino al n.527, che è impreziosito da un grazioso bow-window a forma di torretta sull'angolo ed è ornato da una fascia sottogronda con riquadri sottostanti, il tutto decorato con motivi di crisantemi su fondo azzurro stellato di gusto orientalista.
Al n.548 è la villa Martinelli Caprotti, ridisegnata ed ampliata all'inizio del secolo dall'Ing. Frediani. Nei pressi, collegato un tempo col viale Puccini mediante un vialetto, è il villino Jole progettato per sé dall'Ing. Arturo Caprotti nel 1912, che oggi prospetta sulla via Paganini al n.76.
Proseguendo sul viale Puccini, al n.588/510 troviamo la villa Cortopassi, dalla decorazione, con elementi in cemento, di gusto eclettico ed una cornice sottogronda a motivi geometrici.
Al n.643, su una pianta irregolare, si eleva un villino caratterizzato dalla soluzione del loggiato d'ingresso che prospetta ad angolo sia Viale Puccini sia la via Ferraris. Il villino è da segnalare soprattutto per la fascia dipinta del sottogronda, che si abbassa sopra le finestre formando un elemento decorativo a lunetta decorata con vasi di fiori di gusto Klimtiano.
Seguono i villini ai numeri 712 e 738, entrambi impostati su uno schema tradizionale; maggiormente caratterizzato il secondo, sia per la soluzione d'angolo dell'ingresso, a loggiato sormontato da una terrazza, con un finto bugnato stilizzato che riveste tutto il piano terra, sia per le fasce decorative in cemento che propongono motivi geometrici, di girali e di fiori.
All'angolo con via Don Sturzo è l'asilo Regina Margherita, notevole edificio con pianta a croce greca. Il braccio parallelo a viale Puccini è sottolineato agli angoli da lesene. La parte prospiciente la strada si erge a torretta, che funge da corpo di ingresso con due porte simmetriche e che, sul fronte, porta una lapide in marmo di Carrara apposta in memoria dei caduti della prima guerra mondiale. La lapide è posta su un alto zoccolo ed è sormontata da un timpano spezzato e retto da mensole, tutto realizzato in pietra di Matraia. Al di sopra è una nicchia a foggia di arco di trionfo decorata con spade e rami di quercia. La torre è coronata dallo stemma di Lucca in pietra, che reca traccia del fascio littorio scalpellato. Sui bracci paralleli alla strada sono due lapidi coi nomi dei caduti. Nell'asilo oggi ha sede il Centro Ricreativo Culturale Anziani.
Da segnalare infine al n.1745 l'elegante villa Chelini, del 1909.

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