La chiesa viene costruita tra il 1332 e il 1334, contemporaneamente alla fondazione del nuovo borgo accanto all’arroccata fortezza. Per questo viene intitolata a S. Andrea come la chiesa del vecchio borgo di Vivinaia. Le viene immediatamente conferito il fonte battesimale, cosa che vi determina, in breve, il trasferimento delle funzioni della pieve di San Piero in Campo. Attualmente presenta un paramento esterno in laterizio sovrapposto alla parte inferiore della facciata, più antica, in blocchi di arenaria. Di costruzione recente è anche il campanile, più alto dell’originale che non superava la facciata. L'interno è a tre navate, con quelle laterali costituite da cappelle. La cripta, dotata di volte a vela poggiate su pilastri, contribuisce ad innalzare il piano dell’area presbiteriale. Luogo di ricovero delle scritture del Comune, fu sede nonché sepolcreto della Compagnia della Madonna del Soccorso. Nel presbiterio l’altare maggiore conserva le reliquie di san Vincenzino, giunte a Montecarlo dalle catacombe romane di santa Ciriaca. Fra le cappelle, quella del Rosario è sede del Museo parrocchiale, che conserva, fra le altre opere, una Madonna col Bambino, tavola del pittore lucchese Francesco Anguilla datata al 1434, e una statua di Sant’Antonio abate del secondo decennio del Quattrocento. Nella Cappella della Madonna del Soccorso è conservato un affresco di scuola fiorentina della fine del XV secolo, oggetto di devozione da parte della popolazione locale da molti secoli, che rappresenta la Vergine nell’atto di salvare un bambino dalle grinfie del diavolo.