La realizzazione del villino testimonia l'organica cooperazione tra Galileo Chini con i capomastri e i progettisti locali, tanto che le Fornaci Chini di Borgo San Lorenzo arrivano a produrre ampi campionari di piastrelle destinate all'architettura e all'ebanisteria. La copia del pannello ceramico viene presentata dal Chini, nel 1914, alla Biennale di Venezia nella sala dedicata allo scultore Ivan Mestrovic.
L'edificio, come altri dello stesso periodo (villino Il Guscio, villino l'Amore), è stato progettato dal capomastro Demetrio Petrucci che risulta con altri, quali, Oreste Lenci, Serafino Ramacciotti, tra i più noti e apprezzati progettisti locali.
(fonte: Alessandra Belluomini Pucci-Centro Studi Cultura Eclettica Liberty e Déco)