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Villa Giomi, oggi Palazzo Grossi

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Informazioni

Comprensorio: Piana di Lucca
Datazione edificio: 1913
Frazione / Località: Lucca
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L'edificio, la cui struttura è realizzata in cemento armato ed è di dimensioni notevoli, ha pianta articolata rettangolare e si sviluppa su tre piani, più la cantina seminterrata. Il tetto è a padiglione con manto in tegole marsigliesi.
Molti sono i particolari decorativi dei prospetti: finto bugnato, mattoni faccia a vista, elementi in cemento, che rendono diversa la villa dalle altre costruzioni della stessa epoca che si affacciano su Via Civitali.
I prospetti del piano terra, ad eccezione di quello est, sono trattati a bugnato a cuscinetto enfatizzato da nette scalpellature. Gli architravi delle finestre sono ornati con motivi fitomorfi e sotto alcuni davanzali sono presenti decorazioni floreali molto stilizzate.
Sul prospetto principale, due rampe di scale laterali danno accesso a un vasta terrazza circolare su cui si affacciano la porta d'ingresso e due aperture; una fascia con figure in bassorilievo decora infine la parte superiore di queste due aperture.
Il primo piano è caratterizzato dalla muratura in mattoni faccia a vista, dalle decorazioni delle finestre e dai parapetti a colonnine sotto i davanzali. Sono inoltre presenti tre terrazzi, con balaustre costituite da pilastrini in cemento o da ringhiere di ferro battuto intervallate da colonnine.
Al secondo piano la muratura è ancora in mattoni faccia a vista e, lungo i prospetti sud, est e ovest, è sottolineata da un cornicione in cemento, che rivela l'originaria copertura a terrazza. Le finestre di questo piano sono riquadrate da una semplice fascia in cemento.
Gli angoli dell'edificio sono sottolineati da lesene intonacate intervallate da blocchi di pietra in leggero aggetto.
L'edificio è una residenza privata e non è visitabile all'interno.
Via Matteo Civitali 352, Lucca
La villa fu progettata dall'Ing. Arturo Caprotti (l'autore del Villino Jole) nel 1913.
Nella parte sud originariamente si presentava con due piani fuori terra coperti a terrazza, mentre nella parte nord c'era un terzo piano destinato alla servitù. Nel 1920 sul terrazzo è stato realizzato un appartamento e nel 1943 una sopraelevazione sopra l'appartamento della servitù; con questo secondo intervento sono stati demoliti gli elementi decorativi in cemento del sottogronda e delle finestre.
(fonte: Lorenza Caprotti - Centro Studi Cultura Eclettica Liberty e Déco)
  • Archivio Soprintendenza B.A.A.A.S. delle province di Pisa, Lucca, Massa Carrara, Livorno (schedatori: Gilberto Bedini e Giorgio Marchetti)
  • Archivio privato della famiglia Caprotti
  • Archivio Storico del Comune di Lucca
  • Biblioteca Statale di Lucca
  • CAMBETTI A., Lucca nel 1913, Lucca 1914
  • CRESTI C, Per una schedatura del liberty a Lucca, in Bollettino degli ingegneri n.4, 1973
  • CRESTI C, ZANGHERI L., Architetti e Ingegneri nella Toscana dell'Ottocento, Firenze 1978
  • CRESTI C., Lucca oltre le Mura, in Toscana qui , n.2, 1982, Firenze
  • POGGI M. C., Gli Orzali, una famiglia di Ingegneri, Architetti, Costruttori, tesi di Laurea 1996, Facoltà di Architettura, Firenze
  • GIUSTI MARIA ADRIANA (a cura di), Le età del Liberty in Toscana, Octavo Franco Cantini editore, 1996
  • BEDINI G.i, L'arredo urbano e i villini di Lucca, in M.A. Giusti (a cura di), Le età del Liberty in Toscana, Atti del Convegno di Studi, Firenze 1995
  • NICOLETTI N., Le residenze fuori dalle mura, in Il Museo per conoscere. Esperienze e proposte, a cura della Soprintendenza B.A.A.A.S. delle province di Pisa, Lucca, Massa Carrara, Livorno, Sezione Didattica dei Musei Nazionali di Lucca, anno II, n.3-4, Maria Pacini Fazzi Editore, Lucca 1995
  • GODOLI E. (a cura di), Architetture del Novecento. La Toscana - Fondazione Michelucci, Edizioni Polistampa, Firenze 2001

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