Il piccolo borgo, fatto di casette in pietra con i tetti di ardesia e dalla piccola chiesa di S. Jacopo, ha una storia molto antica: il paese sorge oggi sulle rovine di un antico hospitale, luogo di sosta per i viandanti e i pellegrini che attraversavano le Alpi Apuane e viaggiavano a piedi tra la Versilia e la Garfagnana.
In quegli anni l'Isola Santa aveva un aspetto diverso da come lo si può vedere oggi. Si affacciava lungo le sponde del torrente Turrite Secca e poteva essere raggiunto da una strada che passava per il fondovalle, sommersa oggi dal lago artificiale. Infatti, nel corso degli anni '50 è stata costruita una diga per lo sfruttamento dell’energia idroelettrica che modificò irrimediabilmente il borgo e parte dell'antico abitato venne sommerso dall'acqua tra cui il Mulino Mosceta e il ponte ad arco che attraversava il torrente. A causa di queste modifiche gli abitanti furono costretti ad abbandonare il borgo, ma nel 2000, dopo essere tornati all'Isola Santa con l'intenzione di riportare il villaggio alla sua originaria bellezza, diedero vita ad un progetto di ristrutturazione che ha salvato il borgo dall'abbandono e dall'incuria, facendolo rinascere come albergo diffuso.
L'Isola Santa è uno dei migliori punti di partenza per visitare la Garfagnana.
Potete decidere di fare un'escursione lungo il lago oppure percorrere il Sentiero Cai 145 che vi conduce sulle Alpi Apuane. Dall'Isola Santa si diramano altri sentieri che consentono di raggiungere la Pania della Croce, la Pania Secca, la regina delle Apuane, il Pizzo delle Saette, il monte Corchia,Sumbra e Freddone.
Nelle vicinanze dell'Isola Santa sono presenti anche delle affascinanti grotte da esplorare. Tra queste la Grotta del Vento sul versante della Garfagnana e l’Antro del Corchia sul versante versiliese.